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Come creare optin page ad alta conversione: 8 possibili opzioni

L’e-mail marketing rappresenta un’opportunità imprescindibile per aumentare il numero di clienti della tua attività, in quanto ti permette di comunicare con il tuo potenziale cliente in ogni momento e strategizzare delle proposte che lo spingano ad acquistare i tuoi prodotti.

Non sempre, però, creare una mailing list composta da migliaia di indirizzi di qualità, è un compito facile, in quanto i tassi di conversione delle optin page possono essere così bassi, da vanificare i tuoi sforzi.

In questo articolo ti suggerisco 8 possibili opzioni per creare delle optin page ad alta conversione ed avere così a disposizione una solida ed ampia base di contatti (quindi potenziali clienti) su cui lavorare per arrivare a trasformarne un’ottima percentuale, in veri e propri clienti.

Creare una mailing list di qualità

Avere a disposizione una lista di 10.000 indirizzi non serve assolutamente a niente…se questi contatti non sono di qualità!

La prima domanda a cui devi rispondere quando crei una mailing list è “qual è il pubblico a cui devo indirizzare la mia proposta?”

Targettizzazione è la parola d’ordine in questo caso!

Targettizzare significa definire in modo preciso, in termini demografici, geografici, di bisogni e di interessi, le persone a cui indirizzare la tua offerta di prodotti e servizi.

Mettiti a tavolino, prendi un foglio e stila una serie di caratteristiche ben precise a cui deve rispondere il tuo cliente perfetto. Una volta che hai definito questo primo step, puoi iniziare a lavorare su quelle che sono le esigenze principali dei tuoi potenziali clienti e su come fare ad offrire ciò di cui hanno bisogno, al momento giusto.

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Ciò che inserisci nella optin page, infatti, dovrà essere fortemente stimolante per i tuoi visitatori e dovrà coincidere esattamente con quello che desiderano e che gli fornisca una soluzione ai loro problemi o alle loro aspettative.

Come impostare una optin page

L’impostazione della optin page, per risultare efficace, deve avere degli elementi che devi ripetere con costanza, per ogni optin che realizzi, e che ti garantiscono, in fase iniziale, una soglia dell’attenzione elevata, da parte del visitatore.

Ti fornisco, di seguito, i 5 elementi che dovresti sempre inserire in una optin:

Headline

L’headline è l’annuncio che accoglie il visitatore appena atterra sulla pagina e gli fa capire immediatamente di cosa si sta parlando e cosa può ottenere se lascia il suo indirizzo e-mail.

La sua funzione è di fondamentale importanza ed ha lo scopo di trattenere il visitatore sulla pagina e fargli scoprire il resto. Se l’headline non è chiara, non è visibile o non è comprensibile, è praticamente impossibile pensare che il visitatore rimanga sulla pagina per più di 2 secondi.

Capito perchè devi investire molto tempo a creare una buona headline?

Qui trovi dei consigli utili per realizzare una headline efficace, che ti consenta di raggiungere questo primo importantissimo obiettivo.

I benefici

“Cosa ci guadagno se ti lascio la mail?”

Questa, invece, è la domanda che il tuo visitatore si sta facendo, nel momento in cui prende coscienza che c’è un form da compilare ad aspettarlo.

Devi essere consapevole, in modo perfetto, delle esigenze che il visitatore che atterra sulla tua optin manifesta, e agire di conseguenza. Parla dei benefici in termini di cose concrete che potrà ottenere il visitatore e fallo sentire compreso e coccolato.

Dall’altra parte dello schermo, la sensazione che devi generare è quella di far sapere al visitatore che conosci esattamente ciò di cui ha bisogno e che hai in mano gli strumenti per aiutarlo a raggiungere i suoi desideri.

La call to action

Invita esplicitamente il visitatore a compiere l’azione che tu vuoi esegua.

Utilizza sempre un tono imperativo e allo stesso tempo confidenziale (es. Prenota il tuo posto, Ricevi la tua copia). La call to action deve essere breve e ben evidente all’interno della pagina.

Possibilmente cerca di posizionarla sotto il form oppure in una posizione ben visibile ed evitando di far scrollare chi legge.

Questo può essere un errore che abbassa pesantemente il tuo tasso di conversione, in quanto la call to action è il tasto che ti consente di ricevere i dati che ti servono e questo processo deve essere il più fluido possibile.

L’optin form

Cosa inserire nell’optin form?

Vale la regola generale che meno informazioni chiedi al visitatore e maggiore sarà la possibilità che egli compili il form.

Solitamente nome ed e-mail sono sufficienti per ottenere il permesso di comunicare con il tuo contatto, in quanto il nome ti permette di strutturare e-mail con cui rivolgerti confidenzialmente a chi ti legge (es. Ciao Marco, Buongiorno Giovanna..)

E se ho bisogno di effettuare una segmentazione più dettagliata?

Puoi aumentare i campi del tuo optin form, ma evita di chiedere troppe informazioni confidenziali.

Informazioni come i gusti e l’età possono essere considerate accettabili e non scalfire più di tanto il tuo tasso di conversione, ma evita di scendere troppo nel personale: il numero di telefono e la città di provenienza non chiederli. Sono informazioni estremamente personali e che malvolentieri vengono fornite ad uno sconosciuto.

Le testimonianze

Quando devi rivolgerti ad un libero professionista, come un avvocato o un medico, la prima cosa che fai è quella di cercare delle referenze.

I familiari, gli amici e i conoscenti, di cui ci fidiamo, sono dei forti influencer in questo processo e la loro opinione spesso ci fa propendere verso una scelta piuttosto che un’altra.

Lo stesso processo viene replicato online. La differenza è che personalizzare le referenze in base ai visitatori è impossibile e quindi devi cercare un’altra strada per convincere i tuoi visitatori che lasciarti la mail è la cosa giusta da fare.

Di conseguenza, puoi utilizzare le referenze dei tuoi clienti. Chiedi sempre il loro permesso prima di inserirli sulla optin page, per evitare spiacevoli conseguenze legate al loro diritto alla privacy. Evita anche di realizzare testimonianze false. L’ideale sarebbe che il visitatore possa avere la possibilità di verificare, magari cercando su Facebook, che quel cliente esiste davvero.

Questo ti conferisce grande credibilità e serietà e tranquillizza i visitatori sulle tue buone intenzioni.

Analizziamo, di seguito, una optin page ben realizzata, che ho trovato tramite la ricerca della keyword “acquisto auto”. Il risultato che vedi è il primo che compare ed è, come puoi immaginare, sponsorizzato tramite Google AdWords.

Non è finita qui…ti svelo un ultimo trucco, che ti servirà ad ottimizzare le tue optin page e a massimizzare il tasso di conversione..si tratta dell’A/B test 😉

L’A/B test non è altro che un confronto tra due optin page, a cui vengono modificati alcuni elementi.

L’obiettivo è di capire qual è l’optin più performante ed eliminare quella che ti dà meno risultati. Puoi provare a modificare l’headline oppure la call to action e verificare quella più soddisfacente, in termini di conversioni.

E’ molto importante che cerchi di indirizzare lo stesso volume di traffico verso le due optin e che modifichi solamente un elemento alla volta. Questo ti serve a mantenere pulito il test ed ad evitare distorsioni dovute allo sbilanciamento di traffico - è naturale che la pagina che riceve più traffico ha più conversioni - oppure alla modifica di troppi parametri - se cambi tutti gli elementi tra una pagina e l’altra, non riuscirai a capire quali sono quelli che funzionano meglio degli altri.

8 opzioni per la tua optin page

Passiamo alla pratica!

Se sei arrivato fin qui, dovresti conoscere i concetti generali legati alla creazione di una mailing list di qualità e a come strutturare una buona optin page.

Ma non è finita qui…ti fornisco ora 8 idee che potrai utilizzare per variare i contenuti della optin e testare quali sono i modi migliori per convertire il tuo pubblico.

Eccoli qui 🙂

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1. Optin quiz

Un ottimo espediente per creare engagment è far divertire il tuo visitatore.

Poniamo che tu abbia un blog che vende accessori per cani…potresti ottenere la mail del visitatore, una volta che viene completato il test…oppure inviare direttamente il test per mail 😉

I quiz, soprattutto quelli che lanciano delle sfide, incuriosiscono, piacciono e spingono naturalmente all’azione. D’altronde, ci sarà un motivo se l’unico format televisivo che riscuote ancora successo, da 50 anni ad oggi, è proprio il quiz 😀

Puoi visitare questo sito e prendere spunto per realizzare dei test coerenti con l’attività del tuo progetto.

2. Il dono gratuito

Ecco qua un eccezionale esempio di optin page che offre un dono gratuito, in cambio di una semplice mail 😉

Regalare un e-book gratuito è uno dei metodi più utilizzati, è vero, ma anche uno dei più efficaci. Quindi perchè non utilizzarlo?

Come vedi, nel caso studio che ho preso ad esempio - il blog seduzioneattrazione.com - anche l’headline e i benefici sono stati realizzati con la massima attenzione e fanno sentire il visitatore, come ti dicevo prima, perfettamente compreso.

Se individui quali sono i problemi precisi del tuo potenziale cliente, è facile, poi, realizzare delle soluzioni da offrirgli.

3. Optin sfida

Si tratta di lanciare una sfida al tuo visitatore. Potresti proporgli di utilizzare il servizio che gli stai offrendo gratuitamente per un certo periodo di tempo - es. 7 o 30 giorni - e inserire una call to action tipo “Accetta la sfida” per poi fargli effettuare l’azione che desideri.

Optin page non è solamente acquisire le mail per la tua newsletter, ma in generale far compiere delle azioni ai tuoi visitatori, che ti permettano di raggiungere gli obiettivi che ti sei prefissato.

Questo può essere un esempio vincente, in particolar modo se vendi un software che l’utente può utilizzare online, come Matico.

4. Optin dono costante

Una variante della optin page “dono gratuito” è quella che prevede di regalare dei piccoli servizi costantemente - ad intervalli di tempo regolari.

Puoi pensare di utilizzare questo metodo per mantenere sempre elevato l’open rate delle mail che invii e, allo stesso tempo, il tasso di conversione della optin raggiungerà tassi stellari.

Attento però…assicurati che il visitatore comprenda a pieno il valore di ciò che hai da offrirgli, e soprattutto, mantieni le promesse!

Evita, quindi, di inviare mail con contenuti che non siano unici e di valore per chi li riceve. Pensa che se agisci correttamente, potrai godere di tante testimonianze positive da offrire ai tuoi visitatori in futuro 😉

5. Optin zero sforzo

Che ne dici di prendere il tuo miglior articolo che hai pubblicato sul blog, realizzare un e-book e utilizzarlo come contenuto da regalare ai tuoi visitatori?

Probabilmente, la optin “zero sforzo” non è il metodo migliore per dare valore, visto che questo contenuto possono trovarlo già nel tuo blog, ma può essere un ottimo strumento per un progetto nato da poco, dove ancora il posizionamento sui motori di ricerca non è ottimale e, quindi, i contenuti poco conosciuti.

Ci sono periodi in cui il tempo da dedicare a questo tipo di attività è veramente poco e in questo caso, puoi realizzare la tua optin page velocemente ed iniziare ad incrementare traffico ed utenti del tuo progetto.

6. Optin di analisi

La optin di analisi prevede che tu offra un piccolo servizio gratuito che permetta al tuo utente di rendersi conto se sta lavorando bene o meno, su un determinato argomento.

Qual è il punto di forza di questa optin?

Che ti permette di avere uno spunto per iniziare ad offrire i tuoi servizi.

Nel caso studio di SeoLogico, una volta che il visitatore ha inserito la mail, si ottengono due vantaggi:

  • un contatto targetizzato per la mailing list
  • uno spunto commerciale

Pensaci un attimo…se il risultato del test è negativo ed evidenzia delle problematiche, evidenzierai che il tuo utente ha un problema - grave in questo caso, visto che il suo sito non è ben posizionato su Google - e allo stesso tempo, ti proporai come soluzione al suo problema.

Se tu offri una consulenza SEO, troverai terreno fertile dall’altra parte dello schermo, perchè in questo istante il tuo prospect soffre un disagio molto forte ed è particolarmente sensibile alle soluzioni che gli vengono propinate 😉

7. Optin Webinar

Per la optin page webinar, il caso studio che utilizzo mi viene fornito dal Maestro Neil Patel.

Questa optin è semplicemente un capolavoro, la trovi qui, direttamente sulla home page.

Se apri il link che ti ho fornito, vedi che prima ti viene offerto un beneficio e una call to action molto potenti - come ho fatto a… + sì, voglio che mi insegni a… - e pochi istanti dopo compare un pop-up con un conto alla rovescia e il form con i dati da inserire.

La call to action, poi (yes, reserve my seat now!) crea senso di scarsità nel visitatore - perchè mi porta a pensare che il numero dei posti sia limitato - e il countdown induce rapidamente a compiere un’azione.

Quello che succede una volta inseriti i dati, webinair compreso, è semplicemente straordinario. Non ti voglio anticipare altro…goditelo e prendi spunto da Neil 🙂

8. Optin check list

La optin page check list viene proposta con un concetto di base simile alla optin “di analisi”.

La differenza sostanziale è che il visitatore viene sottoposto ad un rapido test con domande e risposte, semplici ed immediatamente comprensibile.

Come vedi, nel caso studio di Seologico.it, le domande utilizzate prevedono solamente le risposte Sì/No e il tempo totale di compilazione è inferiore ai 60 secondi.

Se decidi di utilizzare una optin page check list, dovresti cercare di rispettare questi due parametri, se vuoi riuscire a raggiungere tassi di conversione molto elevati:

  • formula domande a risposta chiusa
  • limita il numero delle domande a un tempo di compilazione inferiore a 2 minuti

Abbiamo analizzato ben 8 possibili opzioni di elaborazione di una optin page.

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Ti suggerisco di provarle, tenendo in considerazione quelle che meglio si adattano al settore di cui ti occupi, e di effettuare dei test, combinandoli anche con gli altri elementi della optin, per ottimizzare i risultati.

In questo modo potrai lavorare solo con le soluzioni che ti forniscono tassi di conversione elevati e massimizzare i tuoi investimenti di tempo e di denaro.

Scrivi pure nei commenti se utilizzi optin diverse da quelle che ti ho presentato e i risultati che stai ottenendo. Sarò felice di conoscerle e di integrarle nell’articolo, per renderlo sempre più completo 🙂

Ivan Messina
ivan
Con oltre 10 anni di esperienza nel web hosting, lavora ogni giorno per migliorare il servizio e riservare attenzione a ogni singolo cliente.
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